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Qua l’aer azurin, lá il campo verde
veggon ch’agli occhi fór gran tempo spenti,
né sol degli occhi ciechi si disperde
la tenebria, ma da le cieche menti.
Due son le grazie, e nulla se ne perde,
ché ne rimangon amboduoi contenti,
perché di viva fede il gran splendore
apre di fuor la vista e dentro il cuore.
117
Gittan gli bastoncelli, che non sono
né piú di lor né d’altre guide al vuopo.
Usciti da Iesu, dan fama e suono
che Chi sa medicar senza siropo
e senza impiastro alcun, fatt’ha lor duono
di que’ quattr’occhi ; donde avanti e dopo
si veggon chiaramente il piano e l’alpe,
ch’or givano tanton’ si come talpe.
118
Tant’era l’allegrezza ed il contento
d’avere agli occhi racquistato il lume,
che contra il fatto a lor commandamento
da Lui, che di celarsi ha per costume,
van predicando a tutti, ed argomento
fan co’ lumi di ciò ch’un divin nume
era Iesu, figliuol di Dio, Re forte,
che del suo regno a tutti apre le porte.