Pagina:Foscolo, Ugo – Prose, Vol. I, 1912 – BEIC 1822978.djvu/300

Da Wikisource.
294 iv - seconda edizione delle


della fortuna per acquistare un diritto di prepotenza. I soli infelici sanno vendicare gli oltraggi della sorte, consolandosi scambievolemente; ma colui, che giunse a sedere alla mensa del ricco, tosto, benché tardi, s’avvede

 come sa di sale
lo pane altrui1.

E per questo, oh quanto é men doloroso l’andare accattando di porta in porta la vita, anziché umiliarsi o esecrare l’indiscreto benefattore, che, ostentando il suo beneficio, esige in ricompensa il tuo rossore e la tua libertá!

— Ma voi — mi rispose il marito — non mi avete lasciato finire. Se Olivo uscí della casa paterna, rinunziando tutti gl’interessi al primogenito, perché poi volle pagare i debiti di suo padre? Non andò incontro egli stesso alla indigenza, ipotecando per questa sciocca delicatezza anche la sua porzione della dote materna?

— Perché? Se l’erede defraudò i creditori co’ sutterfugi forensi, Olivo non potea comportare che le ossa di suo padre fossero maladette da coloro che nelle avversitá lo aveano soccorso con le loro sostanze, e ch’ei fosse mostrato a dito per le strade come il figliuolo di un fallito. Questa generositá diffamò il primogenito: dopo d’avere invano tentato il fratello co’ benefici, gli giurò poscia inimicizia mortale e veramente fraterna. Olivo intanto perdé l’aiuto di quelli che lo lodavano forse nel loro secreto, perché restò soverchiato dagli scellerati, essendo piú agevole approvar la virtú che sostenerla a spada tratta e seguirla. Per questo l’uomo dabbene in mezzo a’ malvagi rovina sempre; e noi siam soliti ad associarci al piú forte, a calpestare chi giace e a giudicar dall’evento. — E soggiunsi: — Io, invece di piangere Olivo, ringrazio il sommo Iddio che lo ha chiamato lontano da tante ribalderie e dalle nostre imbecillitá. Vi son certi uomini che hanno bisogno della morte, perché non sanno assuefarsi alla feccia de’ nostri delitti. —

  1. Dame.