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66 | varianti |
p. 271, l. 14, M, In veritá, mio caro, che non so dirti in quale stato io mi fossi
» l. 18, M, mi sono prostrato ginocchione su Tarpa e l’ho innondata di lagrime...
» l. 22, Z e L, vo’ dire: pur temo assai non tu
» l. 24, Z e L, a darmi avviso
» l. 27, Z e L, ridurre
» l. 29, Z e L, anche
» l. 30, Z e L, il punto, abbandonato
» l. 31, M, a persona vivente
» l. 32, Z e L, non mi sarei
» l. 35, Z e L, in Padova
p. 272, l. 1, Z e L, non vada tuttavia; M, acciò tu declamando
» l. 9, Z e L, non troverò lunga stanza
» l. 12, Z e L, conosciuto
» l. 13-14, Z e L, per godersi in Padova
» l. 17, Z e L, si studia di piacere
» l. 18, M, volontieri
» l. 21, Z e L, frizzi di spirito
» l. 22, Z e L, d’animo nato maligno
» l. 24, Z e L, ciarlare di si fatte inezie
» l. 25, Z e L, io stamattina
» l. 30, Z e L, per cameriera
p. 273, l. 2, M, focolare
» l. 6-7, Z e L, entrarsene presta presta
» l. 9, Z e L, piú con le occhiate che con la persona
» l. 12, Z e L, radeva quasi il tappeto lasciando
» l. 14, Z e L, essa
» l. 28, Z e L, della cameriera, che
» l. 30, Z e L, scompigliandole, quasi avesse intenzione, con le
» l. 32, Z e L, un picciolo piede, o Lorenzo p. 274, l. 5-6, Z e L, sorriso il cagnuolino e la bella, poi il cagnuolino
» l. 8, Z e L, perdono ch’io fossi venuto fuor d’ora
» l. 9, Z e L Certo, di gaia e cortese, si fe’ un po’ contegnosa,
» l. 16, Z e L, lettera la è ricopiata, perch’io
» l. 15-18, Questo periodo in M manca.
» l. 18, M, canticchiandone l’aria, l. 21, poi altre due
» l. 27, Z e L, la è pure la quinta volta
» l. 31, Z e L, pretendevi ravvisarne
» l. 32, Z e L, trattando da
» l. 34, Z e L, un cervello bizzarro p. 275, l. 2, Z e L, ma, salva la tua grazia
» l. 4, Z e L, E viviti lieto
» da l. 21 fino alla l. 17 della p. 276 (Amici da bonaccia) in M manca.