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168 notizia intorno a didimo chierico


greco citato poc’anzi, ha per intitolazione: Tre amori. E i tre capitoli di esso libro incominciano: Rimorso primo; Rimorso secondo; Rimorso terzo: e conclude: «Non essere l’amore se non se inevitabili tenebre corporee, le quali si disperdono piú o men tardi da sé; ma, dove la religione, la filosofia o la virtú vogliono diradarle o abbellirle del loro lume, allora quelle tenebre ravviluppano l’anima e la conducono per la via della virtú a perdizione». Riferisco le parole; altri intenda.

viii

Da’ sistemi e dalla perseveranza con che li applicava al suo modo di vivere derivavano azioni e parole degne di riso. Riferisco le poche di cui mi ricordo. Celebrava don Chisciotte come beatissimo, perché s’illudeva di gloria scevra d’invidia e d’amore scevro di gelosia. Cacciava i gatti, perché gli parevano piú taciturni degli altri animali; li lodava nondimeno, perché profittavano della società come i cani e della libertà quanto i gufi. Teneva gli accattoni per piú eloquenti di Cicerone nella parte della perorazione, e periti fisionomi assai piú di Lavater. Non credeva che chi abita accanto a un macellaro o su le piazze de’ patiboli, fosse persona da fidarsene. Credeva nell’ispirazione profetica, anzi presumeva di saperne le fonti. Incolpava il berretto, la veste da camera e le pantofole de’ mariti, della prima infedeltà delle mogli. Ripeteva (e ciò piú che a riso moverà a sdegno) che la favola d’Apollo scorticatore atroce di Marsia era allegoria sapientissima non tanto della pena dovuta agl’ignoranti prosontuosi, quanto della vendicativa invidia de’ dotti. Su di che allegava Diodoro Siculo, libro III, n. 59, dove, oltre la crudeltà del vincitore, si narrano i bassi raggiri co’ quali si procacciò la vittoria. Ogni qual volta incontrava de’ vecchi, sospirava esclamando: — Il peggio è viver troppo! — e un giorno, dopo assai mie preghiere, me ne disse il perché: — La vecchiaia sente con atterrita coscienza i rimorsi, quando al mortale vigore non rimane tempo d’emendar la sua vita. — Nel proferire queste parole, le lagrime gli pioveano dagli occhi; e fu l’unica volta che lo