Pagina:Foscolo, Ugo – Prose, Vol. III, 1920 – BEIC 1824364.djvu/210

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l’ingiuria di Aboukir,

    ... all’alto ardir le penne
   precise il ciel, che, a piú levarlo inteso,
   due gran fati al suo brando avea sospeso. ’
   D’Asia il fato e d’Europa era pendente
   da quella spada, e trepidava il mondo.
   Librò, credo, amendue l’Onnipossente,
   e ponderoso in giú scese il secondo.
   Sparve l’altro piú lieve e nella mente
   si rinchiuse di Dio. che nel profondo
   del suo consiglio or forse il fa maturo,
   né par che molto restar debba oscuro.

L’immagine della patria si presenta in sogno a Bonaparte, narrandogli le sciagure di Francia e d’Italia.

Canto sesto. — L’eroe, vinto dall’amore di patria, rinunzia alla gloria di conquistatore dell’Asia e naviga in Francia. Esultanza de’ francesi e degl’italiani al suo ritorno, stupore d’Europa. L’eroe è perplesso. La visione della patria torna a comparire. Necessità della monarchia, comandata dai tempi, dai costumi e dalle circostanze della Francia. L’eroe ondeggia ancora nella sua perplessità. La patria ritorna per la terza volta, e Bonaparte finalmente determina di liberarla dall’anarchia de’ Consigli e dalla tirannide de! Direttorio. Discorso di Bonaparte nel Consiglio; erezione del Consolato. Invasione de’ tedeschi a Nizza e sul Varo, ove Terigi, giungendo per abbracciare sua madre, la trova (guidato dal cane domestico) sepolta sotto le rovine della sua casa, distrutta dai nemici.

Da questa parte di disegno riesce agevole d’indovinare che Terigi continuerà nel canto settimo il racconto della spedizione dell’armata di riserva, la battaglia di Marengo e tutti i fatti di Napoleone sino al giorno in cui gli eserciti francesi invasero l’Alemagna; e che quindi, cessando le narrazioni di Terigi, testimonio oculare, il bardo, infiammato dalla meraviglia per tanto eroe e dalla sollecitudine dei destini della sua patria, seguiterà Terigi risanato ne’ campi francesi; che Malvina, tratta dalla cura del padre e dell’amante, sarà loro compagna