Pagina:Francesco Ambrosi, Trento e il suo circondario descritti al viaggiatore, 1881.djvu/12

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10 Notizie generali

Fersina e del basso Avisio, che partecipano delle formnazioni cristalline di Valsugana, di Fiemme e di Fassa. Colà il porfido quarzoso domina distesamente insieme cogli scisti che si dispiegano alla sua base, cogli strati di Werfen e il Verrucano che si tengono d’ordinario tra gli scisti suddetti e il calcare conchigliare; formazioni che in direzione di Civezzano, Susà e Centa fanno la base alla massa dolomitica dei monti Maranza, Sconuppia e Lavarone. — La dolomia si estende a tutti questi monti; ricompare verso Mezzotedesco, fiancheggia Mezzolombardo e va tra due linee parallele di giura inferiore a formare le montagne Paganella e Gazza a maestro di Trento. — Le alture poi che sorgono a greco della città, formando le colline di Povo e di Villazzano, constano invece di strati nummolitici con frequenti affioramenti di porfido augitico e di melafiro; — il giura inferiore forma i monti che s’ergono ad occidente di Trento compreso il Bondone; — la scaglia e il calcare nummolitico accompagnano ovunque questa vasta formazione, e tra Trento e Vezzano al giura s’uniscono gli strati di San Cassiano. Nel nostro Circondano possiamo adunque contare in ordine cronologico, e sulle formazioni triasiche rappresentate dagli strati di Werfen od arenaria rossa, dal Verrucano e dal calcale conchigliare (Muschelkalk), limitanti gli scisti cristallini che stanno alla base del porfido quarzoso di Pergine e Valsugana; e sulle formazioni retiche degli strati di San Cassiano e della Dolomia principale, e sulle formazioni del giura, della creta e del terziario rappresentato distesamente dal calcare nummolitico.