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Pagina:Francesco Sabatini - Il volgo di Roma - 1890.pdf/222

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208 Publio Barghiglioni

Ed il paganesimo riapparve più lampante nella plebe, per la ragione appunto che la razza romana, o latina, si mescolò con la barbara soprattutto nelle classi più elevate e nelle regioni più centrali di Roma, mentre il volgo e le regioni più segregate come il Trastevere, la Suburra inferiore fino al Viminale, e la campagna mantennero più puro il sangue.

Così i tipi di tanti popoli, fratelli perchè nati sullo stesso poligono di terra, nemici un giorno per gelosia, confederati poi per interesse o per forza, fusi quindi e confusi nel grande elemento romano, noi li vediamo nei popolani, e nei contadini che accorrono qui pei lavori della campagna.

Que’ cento profili diversi, que’ visi ombreggiati dalle falde brune dei cappelli come dalla visiera di un elmo d’acciaio, sono gli Ernici, i Veienti, gli Etruschi, i Sabini, i Latini e tanti altri, nemici, legionari, plebe rusticana e urbana di Roma.

II.


Seguita l’argomento precedente.


Audaci, gravi, orgogliosi, indomiti, i compagni di Romolo, i cittadini di Bruto, i legionari di Cesare, i seguaci di Cola, di Porcari, di Arlotti, degli Stefaneschi, in momenti di generoso risveglio, ai quali accenneremo parlando più specialmente dell’indole e