Pagina:Frezzi, Federico – Il quadriregio, 1914 – BEIC 1824857.djvu/326

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320 libro quarto

     Socrate poscia tiene il principato,
dottor nella moral filosofia;
e Seneca è con lui accompagnato.
     Pitagora, che ’l conto trovò pria,
140è l’altro; poi Parmenide e Zenone
e quel che pone che ’l gran caos sia.
     Sguarda Avicenna mio con tre corone,
ch’egli fu prence e di scienza pieno
ed util tanto all’umane persone.
     145Ipocrate è con lui e Galieno
e gli altri, per cui ’l corpo si defende,
che innanzi al tempo suo non venga meno.
     Questo splendor, che questo monte accende,
da Dio deriva e ’nsin quaggiú procede,
150e negli angeli suoi prima risplende,
     e poi nelli dottor di santa fede.
E sappi ben che ciò che ’l ciel su cela,
nullo intelletto, in quanto umano, el vede,
     se Dio con maggior lume nol rivela;
155e questo lume qui, rispetto a quello,
è tanto, quanto al sol parva candela.—
     Poi su pel raggio, ov’è piú chiaro e bello,
egli n’andò colle celesti penne,
volando inverso il ciel sí come uccello;
     160e retornò al loco, onde pria venne.