Pagina:Gabburri, Vite di pittori, ms. Palatino E.B.9.5, I-IV, ca.1730 - 1742.djvu/143

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Adamo de Ort Adamo de Ort ovvero Van Oort, nato in Augusta l’anno 1557, imparò da suo padre Lamberto, che fu chiarissimo in pittura, nella scultura, nell’architettura, nell’ottica e nella calcografia. Visse 84 anni e morì nel 1641. Sandrart. a 279. Il suo ritratto fu dipinto da Jacopo Giordaens, e intagliato da Enrico Snifers. Baldinucci, decennale I, della parte III, del secolo IV, a 163, e lo stesso scrive che dipinse eccellentemente i paesi, decennale II, della parte III, del secolo IV, a 238. Operò altresì in istorie grandi, conforme scrive monsù de Piles nel Compendio delle vite dei pittori, edizione

II, libro VI, a 378. Onde, secondo quello che scrive questo autore, pare che l’operare di paesi, come dice il Baldinucci, fosse accessorio, ma che il suo forte fosse nelle grandi istorie. Ne parla ancora Jacob Campo Weyerman nella parte I.

Adamo Elzheimer da Francofort, e però detto Adamo da Francofort ovvero Tedesco. Nacque l’anno 1574. Imparò il disegno da Filippo Uffembach ovvero Oudemback. Visitò tutta la Germania e Roma, e praticò sempre con virtuosi nel disegno, sicché da ognuno apprendendo il meglio, nelle cose minute e nell’esprimere fatti notturni, in bellissimi paesi, comparve famoso. Fu d'immaginativa e di memoria così forte, e franco, che le vedute di Roma osservate la mattina, con tutta giustezza disegnava la sera. Quantunque per la sua virtù arrivasse a grado sublime, pure ammogliato e carico di figliuoli, visse miseramente, anzi imprigionato per debiti, talmente si afflisse, che oppresso da fiero dolore di stomaco, in età giovanile lasciò la vita in Roma nel 1642, nel pontificato di Paolo V. Sandrart, a 286. Borghini ... [sic]. Monsignor Giulio Mancini manoscritto. Baldinucci, decennale II, della parte III, del secolo IV, a 228, il quale scrive che di questo pittore fa breve menzione in suo idioma il Filibien franzese, e dice che alcune sue opere pervennero alle