Pagina:Galiani, Ferdinando – Della moneta, 1915 – BEIC 1825718.djvu/10

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4 proemio

avuto merita riprensione e gastigo. Io per me, qualunque siesi l’opera, confesserò, colla ingenuitá propria agli animi ben formati, ch’io credo meritar lode, mentre le forze e i talenti da Dio ricevuti tutti alla patria ed alla umana societá rendo e consagro. Volesse il cielo e potessi ad esse divenir utile tanto, che le infinite obbligazioni mie verso di loro si venissero cosí almeno in parte a soddisfare.