Pagina:Galiani, Ferdinando – Della moneta, 1915 – BEIC 1825718.djvu/224

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218 libro terzo


Ciò in parte anche è vero, essendo certissimo che crescono le spese, ma non tutte le rendite. È falso però che ambedue queste perdite vadano congiunte, poiché separatamente a molti scemasi la rendita e a molti altri cresce la spesa; ma da tutto ciò altro non viene che una generale economia e risparmio assai desiderabile. Falsissimo è poi che il commercio straniero ne soffra, perché la mutazione de’ cambi rende agli stranieri insensibile l’alzamento. Che se rincresceva ed era molesta una forzosa economia, non era il 1718 tempo di dolersene, ma diciotto anni prima. Il lusso delle monarchie sono le guerre, dagli effetti delle quali nella pace non si può scampare, senza ridursi tutti a vita parca e frugale. Sono per altro degni di scusa i francesi, se si dolsero dell’alzamento, poiché l’ammalato stride ed urla quando si medica, non quando, vivendo sregolatamente, contrae il male; e perciò, se le guerre sono ripiene di lieti canti e di feste e d’allegrezze, e le mutazioni della moneta sono luttuose e meste, se n’ha da argomentare che quelle sono i disordini e i morbi, queste le medicine.

Fu conchiuso il discorso cosí:


Quanto agli stranieri, se noi prendiamo da un di loro una marca d’argento eguale a 25 libbre antiche, ne dovremo dare 60, ed egli ciò, che paga a noi, lo pagherá in moneta nostra, che a lui non costa altro che l’intrinseco.


Questo poi è pensiero falso tutto. È vero che il forestiere pagherá in moneta nuova; ma, avendo lo stesso parlamento predetto che tutto sarebbe rincarato, cioè pagato con maggior numero di lire, lo straniero, dovendo soggiacere a’ prezzi che trova alzati, pagherá le merci piú care, ancorché con moneta piú leggiera; e cosí, quel che risparmia sul peso perdendolo sul numero, non guadagna alcuna cosa.

Onde quel timore, che nella fine del discorso mostrasi d’avere dell’introduzione di monete battute fuori, è malissimo fondato; stantecché, dove non v’è sproporzione tra i metalli, non può farsi guadagno sul conio; e, quando fosse stato possibile ciò che si temeva, sarebbe stato da gradirsi molto per la Francia,