Pagina:Galiani, Ferdinando – Della moneta, 1915 – BEIC 1825718.djvu/46

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40 libro primo


dovrebbe sempre avvertire che altro è l’aver talenti per saper ottenere un impiego, altro per saperlo bene esercitare. I primi sono unicamente l’arte di piacere a colui che dá l’impiego, e sono sempre i medesimi, sia che si richieda un officio nella toga o nella milizia. I talenti per sapere amministrare gl’impieghi sono sempre diversi, secondo i vari uffízi. Or di rado si troverá uomo, che abbia impiego e che non abbia avuto talento a saperlo ottenere: accaderá sì bene che, non essendo in lui congiunta la scienza di ottenere con quella d’amministrare l’impiego, operando male, acquisti biasimo e come immeritevole si riguardi. Perché gli uomini solo al saper bene esercitare quel, che si ha, danno nome di «merito»; dell’altro, quasi o virtú non fosse o fatica e destrezza non richiedesse, non curano: quindi chiamano «ingiustizia» quella che in certo modo tale non è. Sono però anche qui da non contarsi coloro, che o per lo favore altrui, che è un dono fra vivi, o per la nascita, che è una ereditá degli antenati, alcuna dignitá ottengono. Io conosco che oltre i confini della mia opera sono disputando trascorso; ma, poiché ella mi è paruta materia utile e degna da ragionarvisi sopra, da cosí fare non mi sono potuto in alcun modo astenere. O che mi perdoni, o che me n’incolpi il mio lettore, io ne sarò contento, se avrò il piacere che alle mie opinioni acconsenta. Temo però che pochi io ne avrò, che meco si accordino: tanto agli uomini piace, perché possano se stessi dal demerito difendere, altrui d’ingiustizia accusare.

Assai si è detto ormai de’ principi onde deriva il valore; e si è giá conosciuto ch’essendo essi certi, costanti, universali e sull’ordine e la natura delle cose terrene stabiliti, niuna cosa arbitraria e casuale è fra noi, ma tutto è ordine, armonia e necessitá. Sono vari i valori, ma non capricciosi. Il loro stesso variare è con ordine e con regola esatta ed immutabile. Sono ideali, ma le stesse nostre idee, che su’ bisogni e piaceri, cioè sulla interna costituzione dell’uomo sono piantate, hanno in sé giustizia e stabilitá.

Una sola eccezione pare che si dovesse fare da quanto ho detto; ed è che sul valore e sulle idee nostre opera talora