Pagina:Garbasso - Sul modo di interpretare certe esperienze del Sig. P. Zeeman di Leida, Pisa 1897.djvu/9

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su certe esperienze del sig. zeeman 9

vale a dire, quando, come nel caso più comune, è :

.

In realtà dunque, per una data disposizione, il differenziale della cambia di segno con quello della . Si vede inoltre che potrà essere sensibile, anche quando sia molto piccolo, se non è grande. Questa condizione si verifica negli apparecchi ordinarii.

Ne seguirebbe che, se si ottengono, dalla luce emessa secondo le linee di forza del campo magnetico, delle righe spettrali con gli orli polarizzati circolarmente, ciò dipende appunto dal modo come si fa l’osservazione.

E il meccanismo del fenomeno sarebbe questo. La luce entrerebbe nella elettrocalamita non più monocromatica nè naturale; ma modificata per modo da corrispondere ad una banda con gli orli parzialmente polarizzati secondo linee rette.

Quindi, per l’azione del mezzo magnetizzato, ogni orlo si sdoppierebbe in due righe di raggi circolari, delle quali, nello spettro, una deve apparire respinta verso l’esterno della banda complessiva, e l’altra verso l’interno. Ai due estremi le righe circolari di ugual verso si sposterebbero nel medesimo senso; quindi gli orli, da ultimo, devono apparire polarizzati circolarmente in verso opposto. Come infatti si verifica.

Anche nella nostra ipotesi i versi della polarizzazione agli orli si scambiano quando il magnete si inverte.


4. Se la teoria, che ho messo innanzi in questa nota, è conforme alla realtà, quella parte dell’esperimento dello Zeeman, che si riferisce alla luce emessa secondo l’asse dei magneti, sarebbe una forma nuova dell’antica esperienza del Righi.


Pisa, Istituto fisico dell’Università, Aprile 1897.