Pagina:Garibaldi - Clelia.djvu/415

Da Wikisource.


«a manifestare gli aderenti. — È impossibile immaginare quanto lo spirito satanico s’impossessi di loro, e li renda fermi nella infernale impenitenza. — Non si lasciano fuggire un accento dalla sacrilega bocca — che il demonio chiude con una mano di ferro1. — Un vecchio — posto alla tortura — e quasi stritolato sotto ad una macina, rideva ed insultava i santi ministri; i quali gli ricordavano l’obligo della fede. —

«Un’altra giovinetta di Belial — alla quale i soldati del Duca in punizione di aver alimentato le carni di un eretico — strapparono dall’ossa con una tanaglia — quelle carni maledette — sorrideva — metteva dentro le mani alle proprie piaghe — e diceva di sentirne refrigerio; sicchè i soldati a meglio refrigerarla — seguirono per un’ora a rinnovarle quella consolazione — senza poterla indurre a manifestare, dove fosse l’iniquo, che essa aveva albergato ed alimentato. —

«I poveri soldati sono instancabili nell’opera della fede2 — e la sera dopo la

  1. Che coraggio! Che costanza! Povere vittime infelici!
  2. Ed anche ciò si chiama disciplina negli eserciti di tutte le età.