Pagina:Garzoni - La Piazza Universale - 1593.djvu/57

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che, se questa è pur una Piazza, l'è come quella di Granaruolo, o di Gattia, dove non si vede altro che sterco di vacca, e letame di stalla da ogni banda. La conclusione della mia sentenza è questa, (per fornirla brevemente, perché non ho studiato Chiacchiarone come voi, ne Virgilio Castagna, ne Horatio Venetiano, ne Sallustio da Chrispino, ne quell'altro, che si chiama Nasonem petito) che costui, c'ha fatto questa Piazza l'habbia fatta da Buffone, perché certamente darà da ridere, a tutto il mondo, e noi saltaremo per tavoliero a ogn'hora, perché, se ci trattarà da Buffoni, e noi buffonando lo faremo apparer lui un Piovano Arlotto appresso a tutti. Horsu staremo a vedere.

Batto rivelatore de' furti di Mercurio à Apollo significa
la congiura dell'Autore.
S

E ben tal volta il rivelare le cose d'altri è preso non solamente in sinistra parte da chi t'ascolta, ma con pregiudicio espresso s'incorre molte volte in periglio della vita con tutto ciò non s'ha da restare di far servitio alle persone, quando il bisogno stringa et di due mali sempre si deve eleggere il minore, comportando cosi la sapienza, et consideratione mondana. Da questo oggetto mosso di far servitio a te se ben mi metto a manifest orischio et dell'honore, et della vita, ti fo saper Garzoni, che mi son ritrovato in luogo dove con le proprie orecchie cosi di nascosto ho inteso una congiura grandissima c'han fatto contra di te alcuni malevoli meschiati con certi pedanti, et con alcuni altri, et in quell'adunanza loro se ne son dette delle belle contra di te da dovero, et s'è proceduto tanto avanti, c'havrai non picciola fatica di sbrigarti dalle calunnie loro, et è forza che per honore tuo tu sodisfacci al mondo, et facci constar che setta è questa, la qual t'ingiuria et dishonora stranamente, e tiene animo di far di peggio, ancora se tu da saggio non sei presto a risentirti de' loro affronti. Leggi questi sermoni c'han fatto insieme de quali ho preso io la coppia con man corrente e te gli porto innanzi per questo acciò che tu comprenda con quanto amore ti rivelo la cosa, ne mi trattare da referendario, et da spione, perché a fare l'ufficio che fo con te, mi muove solamente un sincerissimo amore che ti porto, come altre volte ancora feci ad Apollo del qual so che tu sei amico, per non dir devotissimo in ogni guisa. Se questo ufficio mio ti piacerà, fallo constare al mondo acciò ognun sappia che Batto è galant'huomo, et che Mercurio hebbe un torto espressissimo a cangiarmi in altra forma, quando rivelai quel furto atroce delle vacche d'Argo, et che i pietosi Dei mossi a pietà del fatto mio, con giustitia mirabile si sono compiaciuti di restituirmi la forma propria, acciò rivelar potessi a te questa congiura, non però fatta contra di te solo, ma contro essi ancora, come da questi parlamenti veder potrai. Del mio amorevole ufficio non ti chiedo altra