Pagina:Gazzetta Musicale di Milano, 1843.djvu/38

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Le donne si ritirano nelle loro camere; J sorvengono Pagano e Pirro ed il primo. jntra nelle stanze d’Arvino. Indi a poco | vedesi un chiaror di fiamme; Giselda ripassa precipitosa la scena; e Pagano vien traendo Viciinda con in mano un pugnale insanguinato. Sopraggiungono ben presto Arvino, Giselda, Pirro, armigeri e servi con torcie: e Pagano, che si pensava aver trafitto il fratello, vedendolo presente, grida: Pur di sangue è intriso il ferro!... Ch ’il versava? Il padre!... esclamano Viciinda e Giselda. - Il canto che segue sulle parole Mostro d’averno orribile, che è drammatico per eccellenza, è veramente la pittura dell’orrore che inspirar deve un parricidio. Il maestro Verdi ha qui spiegato molto sentimento estetico, e molta conoscenza d’arte. - Tulli sono inorriditi. Arvino vorrebbe vendicare l’eccidio del padre trucidando l’empio Pagano, ma Giselda ne lo trattiene. Pagano allora vuol trafiggersi da sé; ma ei pure è trattenuto dagli armigeri. Irrompono allora tutti in un’imprecazione, e termina l’atto primo. Anche quest’ultimo tempo che è un prestissimo in do minore, il quale dopo alcune note armoniche ritardate passa in maggiore, è assai bene immaginato; ma riescirebbe forse meglio e più sentito se il motivo, che da principio giustamente è preso molto animato, non venisse poi allentandosi e perdendo del suo foco senza che dal carattere della poesia ne appaia la cagione.*Malgrado tutto, l’atto come incomincia termina con bell’effetto drammatico e con grandi applausi dell’uditorio. (Sarà continuato) G. Vitali NOTIZIE MUSICALI ITALIANE — Milano. Al Diavolo condannalo a prendtr moglie {li abituati del teatro Ite giustamente hanno imposto di ritornar a’ regni buj di un perpetuo obblìo. Simili guazzabugli bulTo-drammatici ora mai non ponno più tollerarsi. La musica è la più infelice che qui siasi udita di Luigi Ricci, il quale di alcuni brani del suo Diavolo aveva giù ornato la Chiara di Rosembera. — Nuove pubblicazioni - Il successo delle tanto appassionate c profonde Melodie di Schubcrt, alle le quali i tributare qualche omaggio di ammirazione da’ ben veggenti in musica, al di là delle a cominciasi a Alpi hanno fatto scoprire a Liszl un nuovo genere di trascrizioni per pianoforte che non tardò ad esser praticato da molli lodati scrittori. Fra questi si distinsero in ispecie WolIT, Heller e più recentemente Czerny, il compositore lo cui facili braccia sembrano voler stendersi sopra tutto l’emisfero pianistico. Quest’ultimo nelle sue riduzioni pervenne quasi all’imponenza di quelle del despota del pianoforte, c con rara intelligenza seppe ben anco far in modo ch’esse riuscissero alla portata della maggioranza degli cspcrimcntati suonatori, conservando ncll’istcsso tempo intatta l’integrità delle cantilene c degli accompagnamenti originali. Fra le otto Melodie trascritte da Czerny teste edite presso Ricordi, non ne trovasi alcuna di quelle già qui pubblicate da Liszt, perciò questa nuova raccolta può ser,..-.ciò qui viro di completamento alle già esistenti. In il Pesciolino, il Desiderio di viaggiai Panciullo cieco, il Normanno, il Cacci: igiars, il Tartaro, il di sì energico concepimento, il Lamento del Pastore, c la Serenata del Cacciatore, degno riscontro dell’altra generalmente conosciuta. — Napoli. Il pianista Golinclli diede il primo suo concerto nella gran sala del Conservatorio, al quale concorsero numerosi spettatori quand’anche il viglietlo d’ingresso importasse un ducalo. I ragguagli in appresso. — Il Ministro annui alla proposta de membri dell’Accademia delle Belle Arti d’innalzare nel sepolcreto della città nostra un monumento al celebre compositore di musica Nicola Zingarelli. L’esecuzione del lavoro venne affidala al giovane scultore GiustinoLconi. — Roma. Ad onta di una vacillante esecuzione i sommi pregi del Nabucco, il capolavoro del maestro Verdi, vennero fra noi assai apprezzati. Balzar si meritò i maggiori applausi. I — Bologna. Ottocento fanciulli in questa Cattedrale I in una delle passate feste eseguirono all’unisono la più 1 severa musica a canto fermo, indi due sublimi pezzi, j l’uno di Marcello c l’altro di Palcstrina, producendovi una profonda sensazione. I — Nella prossima quaresima nell’aula di questo Liceo musicale si daranno cinque Accademie Vocali ed Istrumentali, le quali verranno eseguile sotto gli auspicj di Rossini. L’ultimo di que’ trattenimenti sarà a benefizio della cassa de’Filarmonici impotenti, istituita per le cure dello stesso gran maestro. — Il chiarissimo professore Baruzzi venne scelto per eseguire il grandioso monumento clic leste l’illustrissimo Consiglio Comunale ha decretato doversi erigere a Rossini. S’inoltrò pure preghiera all’illustre Giordani onde volesse onorare il detto monumento di qualche sua inscrizione. (Da lettera) — Firenze. Freyschillz, il capolavoro della scuola drammatica alemanna, la romantica creazione musicale di Weber con tutti i fantastici suoi accessori apparve al.Teatro alla Pergola, e se in pieno recò più sorpresa che piacere, in alcuni pezzi però non mancò di riuscire acclamatissimo e di persuadere che il vero bello trova ammiratori in qualunque paese. Il brillante concorso al Freyschillz serva a far dimenticare al lussureggiante Lanari la cattiva riuscita della Regina di Cipro, e ad avvertirlo che per voler trapiantar con successo opere straniere sopra teatri italiani e indispensabile scegliere i pochi spartiti di un merito superiore al gracchiar de’ critici o degli incontentabili. Questo Frcyschutz (il Bersagliere) ed il Roberto |ii Diavolo ponno convalidare l’opinione nostra, per non dire dell’insuperalo Guglielmo Teli e dell’imponente Mosi nuovo. — Tacchinardi, il famoso tenore, quasi al quattordicesimo suo lustro volle animoso ritentare le sorti teatrali. I due Prigionieri di Pucitla servirono di nuovo agone a lui che consacrò l’intera sua vita alla bcll’arlc. — Il pianista Angeli allievo del maestro Camploy, zelante direttore dell’Istituto musicale di Venezia, e che a Vienna perfezionò la sua educazione, si è fatto udire al privato teatro Standisch e venne assai encomiato. — Il Dies irae dell’egregio Giorgctli, la cui pubblicazione da tutti i filarmonici con impazienza altcndevasi, vide or ora la luce presso l’editore Lorenzi. — Novara. L’Osservatore teatrale, nuovo foglio che ogni venerdì pubblicasi a Torino riferisce quanto segue: Nel giorno 29 dell’ora scorso gcnnajo, le volte del magnifico tempio di S. Gaudenzio echeggiarono delle armonie del maestro Nicolò Vaccaj. La musica in generale piacque assaissimo ed in ogni pezzo eminentemente si ammirò il carattere religioso; se non clic dcsidcrossi maggior brevità e chiaro-scuro. Fra i pezzi migliori si annoverò il duetto a due tenori Laudamus nel Gloria, il finale del medesimo a fuga, come pure il finale del Credo. Di grandissimo etfello riuscì il versetto Judicabil nel Dixit, ed aggraditi furono il mottetto ed il Tantum ergo eseguito dal valente Dovila; ecc. NOTIZIE MUSICALI STRANIERE — Al Teatro dell’Opéra-Comique a Parigi fu rappresentalo un nuovo melodramma iu un atto con parole di M. Planard, musicate da Ernesto Boulangcr, intitolato Les Deux Bèrgeres. La breve composizione che ha un nodo facile, chiaro, uno stile naturale e senza pretese, è piaciuta ed ebbe assai buon esito, malgrado la sua simiglianza colla bella commedia di madama di Bawr: La suite d’un bai masqué. il giovine compositore lascia pur desiderare un po’ più di freschezza e novità nelle sue idee, vale adire nelle melodie; e qualche canto inspiralo gioverebbe non poco a’ suoi lavori il cui fare del resto è grazioso e facile: la sua islromcntazionc è elegante e non ricopre il canto. Pare che anche gli oltremontani si vadano persuadendo clie quando trattasi di musica scenica il canto’dcvc essere la parte principale predominante. E innegàbile clic la grandezza e la ricchezza delle armonie sono cose pregevolissime; ma non bisogna dimenticare clic l’armonia vive il più delle volte a danno della melodia. Fatalmente si direbbe clic queste due sorelle sian gelose Luna dell’altra perchè non permettono ai loro ammiratori di dividere le loro affezioni. Chi coltiva l una volge le spalle all’altra. Da questa intolleranza di culto nacquero le prime due scuole musicali I italiana e la tedesca. L’una tenne l’ispirazione eia melodia, l’altra la scienza, ossia l’armonia. L’arte della musica salirà alla sua gran meta quando l’una e l’altra saran confuse in un solo elemento, in un solo individuo, siccome l’anima e il — La Franco musicale contiene un lungo articolo sul genovese violinista Camillo Sivori. Dicendo clic la scuola di violino francese, sì florida ai tempi di Rodes, di Krcutzer, di Lafont, di Baillot, vide cader sino all’ultimo i nobili sostenitori del suo antico splendore, come que’ gloriosi veterani dell’impero, che la morte viene ogni di a colpire ad uno ad uno; per cui l’archetto reale è ora vedovo d’un braccio abbastanza valente per sostenerne il peso: accennando che la scuola belgica condotta da Bériot, sostenuta da Vicuxtemps, Aridi, Hauinan, prescntavasi nell’aringo sotto i vessilli di formidabili campioni in guisa clic la vittoria pareva volersi posare sul campo fiammingo, ecco, dice ella, un figlio della madre patria de’ violini, un successore dei Gorelli, dei Pagnani, de’ Viotti, de’ Paganini, il quale con una subita apparizione si inette incontro ai vincitori per valorosamente disputar loro il trofeo della pugna. Questo fortunato trionfatore è Camillo Sivori, giovane iugegno, d’origine genovese. Riferendo com’egli, simile i a tutti i talenti straordmarj, mostrò le sue fortunate di-! sposizioni nell’età più teucra, cosicché fin da’ quattro ] anni la passione del violino era in lui fortissima, rac- ■ conta come Paganini, uditolo nell’età di sei anni, lo prese in tale affetto che con una premura e pazienza ammirabili, incominciò ad insegnargli i principi della | musica. La sua protezione lo accompagnò in tutta la j sua carriera e pare, dice lo scrittore francese, ctie ab- I hia sopravvissuto al nulla della tomba, perchè quando I BOVE PDBBLHMOJI MCSKitl iell’i. u. stabilimento nazionale privileg." di GIOVASSI BICORDI. 3EA1T YALZEE composito per Pianoforte «mio’iSnsmi sopra motivi della sua Opera ®<®® 9>A8«»A!>.K DEUX QUADRILLES BRILLAI SUR l’opéra de DOAIKETTI composés pour Piano avec accompagnement de Violon, Flûte, Flageolet ou Cornet ad libitum Chaque Fr. î 50. mwm mmm WOJLI’S*’ (G. C.) Germogli di speranza, Valzer per Pianoforte Fr. — Fiori dell’assiduità, idem..... i — Les plaisirs ile la vie.’ idem..... 2 SVfl.àV CIA2 e POATAA.A.. Valzer per Flauto e Pianoforte GIOVAMI RICORDI EDlTOBE-PBOPItlElABIO. Dall’I. K. Stabilimento Razionale Privilegiato «11 Calcografia, Copisteria e Tipografia Musicale «11 CIO VARAI RICORDI Contrada degli Omenoni N 1720. lo si sente eseguire il Carnevale di Venezia, e la preghiera del Mosi e tutti que’ passi fantastici che presero vita sotto l’archetto magico di Paganini, si crederebbe veder l’ombra del gran maestro aleggiar sul capo del giovane artista, ed infondergli le inspirazioni del suo genio originale. Si fece udire in un’adunanza a! Conservatorio di Parigi, ed ancorché niun grido giornalistico avesse annunzialo al pubblico il nuovo suonatore, ancorché un silenzio glaciale accogliesse il suo apparire, bastarono otto battute perchè un mormorio di stupore e di piacere circolasse per tutte le parli dell’uditorio: terminò col destare un entusiasmo che il giornale dice indescrivibile. Darà quanto prima un concerto che si ritiene gli porterà profitto e celebrità. — Si racconta, cosi il ridetto giornale, clic i resti di Paganini non furono ancora inumati in luogo sacro per opposizione del Vescovo di Nizza. Essendo perciò stata promossa una causa innanzi alla Corte di -Roma per opera dei compatriotti del gran suonalor di violino, in attesa d una decisione, il corpo del defunto riposa sopra un letto pomposo in una casa clic fu destinata a ricovrarlo. Fu imbalsamato in modo clic si possa attenderò la fine del processo. — Arrivato a Vienna Donizetti, fu benignamente ricevuto dalie LL. MM. l’Imperatore e l’Imperatrice, clic con effusione lo complimentarono della buona riescila che il Don Pasquale ebbe a Parigi. L’opera sarà posta iu isccna a Vienna sotto la direzione dell’autore, e verrà pure rappresentato un nuovo melodramma in Ire atti, clic egli ha nuovamente posto in musica per il teatro di quella capitale. -- Al teatro di Iìriissellcs fu cantato, ridotto in francese, il Belisario dello slcsso maestro, e v’ebbe una fortuna segnalata. Lo si sta preparando a Lione ed i giornali ne preconizzano in Francia tutta quella fortuna che lo spartito ebbe tra noi ed in Germania. Pare che la questione del vero primato delle scuole musicali si vada a poco a poco per sè stessa risolvendo col suffragio del gusto universale. — Nella Chiesa di S. Euslacchio, a Parigi, dice lo stesso foglio, si sta costruendo un grand’organo sopra siffatte proporzioni clic al suo compimento ricscirà il più grande strumento che esista in Europa. Conterrà sei tastiere complete, setlant’otto registri e circa seimila canne. Avrà dieiotlo giuochi solamente per le due tastiere dei pedali. De’soffiatori di nuovo metodo, l’applicazione del celebre meccanismo diBackcr e parecchi altri perfezionamenti finiranno di rendere quest’organo una delle meraviglie della capitale. — Il il di gcnnajo ora scorso, sempre lo stesso foglio, il (catro di Montpellier fu illuminato a spirito di vino. Le lampade, continuarono a dare una luce chiarissima, senza odore nè fumo. Se il governo favorisse una tale invenzione, essa non potrebbe ricscir che vantag