Pagina:Gazzetta Musicale di Milano, 1843.djvu/43

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GAZZETTA MUSICALE I. Sti dj Critico-Storici. Dell’importanza degli studii della musica strumentale, ecc. - II. Carne* Mklor amr atic.a. Luigi V. Re di Francia. - III. Cusso Nkgrologico Francesco Scoberlecbner. - IV. Notikik Musicali Itali*™. - V. Dizionario Critico-UroSTl n.l CIUTICO-STOKICI Dell’importanza degli xtudii della mimica stromentnle, e per quali cause mìiiiio sitati finora trascurati in Italia. ARTICOLO K. nove ricerche, e’studii più estesi più profondi di quelli che J Bàgjsiensi fatti, e si soglia» fare in

  • ..PM sulla musica slromentale,

fjg nello stato in che oggi siamo, sembra essere una necessità dell’arte. Ad un nuovo genere di musica strumentale, che al genio italiano sia dato inventare, forse son riserbati i più alti destini della musica futura. Nò questa per vana illusione potrà tenersi se ci rivolgiamo per un momento ad osservare nell’istoria le diverse vicissitudini, ed i varii sviluppamenti dell’arte musicale, e specialmente quelli che ultimamente ne compariscono. L’uomo che per istinto ritrovò diletto in una tal quale associazione, ossia in un cert’ordine di suoni che colla propria voce può emettere, mai sarebbe giunto a ridurre in arte questa sua naturai facoltà senza 1 aiuto dei musicali stranienti. Fu per essi che si pervenne a stabilire un sistema armonioso di suoni in questo rapporto colla sensibilità musicale di ogni popolo incivilito: por essi se ne dimostrarono matematicamente le proporzioni, le distanze, le proprietà, i rapporti: per essisi aggrandirono, e per il grave e per l’acuto, i limiti dell’estensione generale dei suoni del sistema: per essi si fissarono le modalità, si scopriron le leggi della modulazione, si arriccili di nuove forme la melodia, si rivelarono i più grandiosi e variati effetti dell’armonia, ed in ultimo per essi si giunse a scoprire nel vario ordine, e nella sola forza materiale dei suoni musicali uu sublime e potentissimo linguaggio atto a produrre delle forti impressioni sul cuore umano indipendentemente dalla parola e dal gesto, di cui nissuna traccia se ne incontra presso i nostri maggiori, nò presso niun popolo dell’antichità. Ora dunque se per mezzo degli strumenti si potè condurre l’arte musicale a questo eminente "rado, quali ragioni si avranno per credere che anco a gradi più elevati la non si possa innalzare per mezzo degli slromenti medeEgli è per questo adunque che gli studii della musica stromentale debbono oggi esser considerati della più alla importanza nella gerarchia artistica, affinché si pervenga a creare in Italia un nuovo genere affatto proprio e speciale di musica pei soli strumenti confaciente al gusto dei popoli italiani, nè agisca sulle moltitudini per il solito mezzo improprio e secondario, di reminiscenza cioè di favorite melodie dei nostri drammi, come oggi si suol praticare, condannando gli slromenti ad una servile e plagiaria imitazione più o meno continua ed esatta di ciò che i cantanti ci bau fatto già sentire in quelle Opere teatrali, che corrono la miglior fortuna del momento. I primi tentativi di emancipazione dalla parola dell’arte sublime di rallegrare lo spirito e commovere il cuore umano col mezzo dei suoni, partiansi d’Italia. E i primi saggi ne compariano quivi per la stampa sulla metà del secolo XVII. i quali si riduceano a forme più sviluppate, più significanti e più espressive nei tempi posteriori per opera principalmente del Gorelli, del Veracini, del Tariini, del Salumai tini, del Bocclierini e di altri. Ma i grandi compositori italiani di quell’epoca non poteron prestare attenzione a queste nuove scoperte come troppo occupati in altra missione importantissima, clic era quella cioè di rendere al più possibile popolare col mezzo dei pubblici teatri l’arte musicale, e cosi non più, come per l’avanti, dalle sole corti dei grandi e dalla Chiesa unicament cella venisse a ricevere alimento, ma anco dalle spontanee offerte del pubblico la fosse più efficacemente e con maggior libertà mantenuta e nudrita. A raggiungere questo scopo a loro insaputa i maestri sospinti e trascinati veniano dalle nazionali tendenze, e di più anco trovavansi allettati dall’abbondanza dei mezzi di far brillare le loro composizioni specialmente nelle parti vocali, giacché le famose scuole italiane d’allora produceano una immensa quantità di cantanti eccellentissimi, nè un Metastasio mancava di additare i fonti della espressione drammatica. Tutte queste circostanze, die primieramente cagionarono nell’Italia la Irascuranza degli studi! della musica puramente stromentale furon quelle che condussero la musica drammatica al suo masrifior incremento, e feccr si che quell’epoca venga oggi rammentata col titolo di età dell Oro della musica teatrale. Mentre in Italia lauto si operava per raggiungere una delle maggiori utilità dell’arte musicale, i francesi parca nulla avessero a desiderare oltre le loro gaie canzonette nazionali, le passionate romanze cavalleresche, i vaudeville, e le opere drammatiche del Lulli e di Rameau. Da ciò ne avveniva che i compositori di musica di quella nazione, non trovandosi costretti ad agire per un bisogno di nuovo genere di produzione, più si rivolsero agli sludii delle teoriche dell urte, e nelle ricerche istoriche e scientifiche di essa i dotti maggiormente impegnaronsi. Non cosi accadea fra i popoli della Germania, i quali, come gli italiani, sentiansi agitati da un forte bisogno di una maggiore espansione della musica; ma gli elementi che producean questo movimento dello spirilo nazionale tedesco erano assai diversi di quelli che agitavan l’Italia. Di più la minore attitudine nei tedeschi a riescire alidi in un canto perfezionalo, come facilmente è dato agli italiani, e la mancanza nella Germania di scuole che lo propagassero, feccr si che la maggiore attenzione loro si rivolgesse alla musica stromentale, di cui gl’italiani, come testò accennammo, avean tracciato una prima strada. Ed in fatti nelle diverse provincie della Germania non tardarono a sorgere in abbondante numero abili ed esatti esecutori di musica sopra ogni sorta di strumenti, ma più specialmente su quelli da fiato, già che gl’italiani in quell’epoca furono superiori ad ogni altra nazione nell’arte di suonare gli strumenti da corda, e particolarmente il violino. (Queste naturali tendenze vennero anco elticacemenle assecondate dalle arti meccaniche mediante alcuni notabilissimi perfezionamenti introdotti nella costruzione di varii stranienti, e cosi si giunse nella Germania a porre in essere quella necessaria materialità affinchè la musica potesse ridursi uu’ arte sentimentale senza il soccorso della parola e del gesto, come di f’alti in ultimo avvenne per opera del genio degli Haydn, dei Mozart, dei Beethoven, dei Weber. Ma queste sublimi ed inspirate composizioni, che oggi debbon servirci di modello e di scorta, allorché passarono in Italia non furono comprese die da un piccolo numero di illuminati artisti e di amatori. Ed abbenchè questo numero di ammiratori siasi aumentato, e vada di continuo lentamente aumentandosi, e non ostante che per quelle divine composizioni siasi tarilo progredito nella stromentazione dei nostri ANNO II. domenica N. 10. ^ Marzo 1845. Si pubblico ogni domenica. — Nel corso dell’anno si danno ai signori Associali dodici pezzi di scelta musica classica antica e moderna, destinali a comporre un volume in 4." di centocinquanta pagine cirro, il quale in apposito elegante frontespizio figurato si intitolerà AvDI MILANO • pour ainsi dire, parlantes, exprime toutes les pas• sions. peint tous les tableaux, rend tout les objets. - et porte ainsi jusqu’au coeur île l’homme des stn• timents propres à t’émouvoir. •./. J. Roussuxu. Il prezzo dcH’associazionc alla Gazzetta eaìVAntologia classica musicale è di efTult. Ausi. I,. I‘2 per semestre, ed cfTctt. Aust. I,. 14 affrancala di porto lino ni confini della Monarchia Austriaca; il doppio per l’associazione annuale. — !,n spedizione dei pezzi di musica viene falla mensilmente e franca di porto ai diversi corrispondenti dello Studio Ricordi, nel modo indicato nel Manifesto. — I.e associazioni si ricevono in Milano presso l’Ufficio della Gazzetta in casa Ricordi, contrada degli Omonimi N.° 1720; all’estero presso i principali negozianti di musica c presso gli Uffici postali. - F,c lettere, i gruppi, ce. vorranno essere mandati franchi di porto.