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bianca di monferrato 129

Reggente aveva stabilito in Torino un laboratorio per la seta, ed aveva fatto venire dalla Grecia una donna che insegnasse la filatura, e da Barcellona un tintore.

Tra i suoi svaghi eravi pure la cura di animali domestici, specie cani; ed occupavasi di confetture e sciroppi, che poi regalava a parenti e ad amici. Né venne meno al costume dell’epoca, che voleva esempi materiali di pietà e di religione, e fondò due conventi, sacri a S. Agostino, uno a Cavour, l’altro a Barges, ed arricchì straordinariamente quello di Carignano.

Così arrivò il 1519, e il 31 marzo di quell’anno, la bell’anima che aveva presentito la partenza, e tutto aveva disposto con ordine, placida s’innalzava a Dio.

La Duchessa Bianca è sepolta appunto nel convento di Carignano e sulla sua tomba Pingon fece così il di lei elogio:

«Bianca di Monferrato fu uno specchio di castità e di prudenza».


     Le Donne di Casa Savoia.      9