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156 le donne di casa savoia

Bassi. Pia per carattere, essa comprendeva che la sua missione era d’illuminare e edificare gli altri. Voleva perciò che la religione fosse insegnata da uomini colti e virtuosi; ed era amata perchè la si vedeva sempre in mezzo ai suoi sudditi nelle grandi feste religiose, e perchè le istituzioni fondate e protette da lei, e la sua liberalità per gli oggetti di pubblica venerazione, attestavano un profondo sentimento religioso, simpatico alle popolazioni belghe. Margherita preferiva assistere le comunità religiose che si prendevano cura dei malati poveri, e lasciò un legato di cinquantamila lire tornesi, nel suo testamento, per dote di cento povere giovinette. Si associava volentieri alla pubblica gioia, ma non era meno attenta a partecipare ai dolori del popolo quando le pubbliche calamità colpivano il paese.

Oltre la pace che ella seppe procurare al suo popolo, la sua maggior gloria e il più bel titolo alla riconoscenza delle Fiandre, si fu di avere colla sua saggezza, la sua dolcezza, la sua persuasione, preservato i suoi Stati dal flagello della Riforma, che fece scorrere tanto sangue, e causò tanti disastri, rovine, calamità e sventure dove penetrò. Fu quello il gran flagello dell’epoca!

Durante la sua dimora a Malines, Margherita non dimenticava i beni del suo vedovile, e faceva abbellire il convento dell’Annunziata a Bruges, ove sembra avesse ideato di finire i suoi giorni, e riedificare, come ho detto già, la chiesa di Brou, ove fece innalzare