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Questi avvenimenti originarono la famosa, lunga e sanguinosa guerra detta della Successione, dove tutta l’Europa, divisa in due partiti, era, per così dire, impegnata; nondimeno Luigi XIV, senza troppo, preoccuparsene, pensava a porre al fianco del Re diciottenne una Regina; e fosse la buona riuscita della sorella, la Duchessa di Borgogna, fosse la speranza di farsi partigiano ed amico Vittorio Amedeo, gli fece porre gli occhi sulla secondogenita dì lui.

Vittorio Amedeo non fu così sollecito a dare il suo sì, perchè cercava di rimaner libero, onde unirsi a quello dei due avversi partiti che più gli convenisse, e perchè era contrario a quella politica francese, burbanzosa ed invadente, che, ispirata dal genio terribile di Luvois, dovette poi soccombere nel 1706 sotto le mura di Torino.

Ma finalmente si venne alla conclusione desiderata da Luigi XIV, e il giorno 11 settembre 1701, il vecchio principe Emanuele Filiberto di Carignano, il sordomuto, sposava in nome di Filippo V, in Torino, la sua tredicenne cugina.

Maria Luisa Gabriella contava appena tredici anni nel giorno del suo matrimonio; un matrimonio triste oltre ogni dire: la Corte era in lutto per la morte del padre della Duchessa Anna, ed avo della sposa; Vittorio Amedeo era assente, partito pel campo il giorno avanti, e la fanciulla molto addolorata di dover lasciar la madre che amava teneramente, e la nonna, di cui essa, Louison, era l’idolo. Pur troppo Maria Luisa