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che è stato lui che mi ha ottenuto dal Signore questa grazia, grazia che apprezzo come si deve....»

Sì, perchè il principino arrivava quale intercessore presso Carlo Felice, nell’ora m cui il vecchio Re senza figli, vedeva l’Austria stendere ancora più sfrontatamente le mani verso la sua corona. — Durante il Congresso, che si prolungò più mesi, l’animo di Carlo Alberto, che molto sperava per certi segnali da lui ben notati, si rialzava, abbandonava le idee mistiche, e si decideva a divertirsi insieme alla moglie, con quanta consolazione di questa poveretta facile sarà ad ognuno il comprendere. Conservasi infatti memoria di un gran ballo mascherato dato in quel carnevale 1823, dal principe Borghese, ove intervenne la Granduchessa, seconda moglie di Ferdinando, con la famiglia e la Corte, in splendida mascherata. Rappresentava questa il matrimonio di Piero de’ Medici, figlio di Lorenzo il Magnifico. I costumi ricchissimi erano indossati pressoché tutti da principi. Lorenzo il Magnifico era rappresentato precisamente da Carlo Alberto; Clarice Orsini, moglie di quello, dalla Granduchessa; Piero, lo sposo, dal Granduca; e le due sorelle di Lorenzo, Nanina Rucellai e Bianca Pazzi, erano Maria Teresa principessa di Carignano, e sua sorella ancor nubile Maria Luisa.

Ma la gioia di Maria Teresa doveva durar poco così schietta, placida e famigliare! Dal Congresso di Vienna nacque la guerra di Spagna, essendovisi imprudentemente sollevata la questione spagnuola; ma nac-