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Il mare. 101

ghiaccio (§ 102), e vi ricorderete che esse, per quanto si mostrino elevate sul pelo delle acque, misurino sempre su per giù il sestuplo di profondità sottomarina. Ora è avvenuto sovente di osservare di tali masse che viaggiano contro vento. Non è dunque il vento che le spinge, ma una corrente sottomarina più forte di esso. Si trovò infatti che l’Oceano è percorso da molte correnti superficiali o sottomarine che fluiscono dalle regioni polari verso l’equatore o viceversa.

221. Noi abbiamo già dunque quattro fatti da registrare riguardo alla fisica del mare: 1.° la superficie delle acque è mossa continuamente dai venti che sollevano le onde; 2.° il mare si alza e si abbassa alternatamente per effetto delle maree; 3.° i venti determinano delle correnti superficiali nella stessa loro direzione; 4.° il mare, come l’atmosfera, è percorso da correnti superficiali e sottomarine.

222. Accontentiamoci per ora di studiare un pochino il primo fatto, cioè il fenomeno delle onde marine.

223. Le cose più famigliari possono istruirci circa il modo con cui opera la natura a grande scala. Proviamoci a soffiare sul labbro di una bacinella o di una vasca piena d’acqua. Vedete tosto levarsi le onde le quali, partendo dal punto dove il soffio percuote l’acqua, si estendono a tutta la sua superficie, finchè vengano a frangersi contro l’opposta sponda dal bacino.

224. Non altrimenti si comportano le onde del mare quando soffia il vento a partire da un punto qualunque. I movimenti dell’acqua dipendono dunque dai movimenti dell’aria. Il vento e il soffio che esce dalla vostra bocca agiscono adunque nello stesso modo. I primi soffii di vento non fanno che increspare la superficie del mare; ma la forza accumulata dai soffii ri-