Pagina:Georgiche.djvu/63

Da Wikisource.

63

Il croceo letto di Titon lasciando,
Pallida sorge e fosca, ahi! male allora
695L’uva matura il pampino difende,
Cotal sui tetti rimbalzando piomba
Spessa dal ciel la grandine sonante.
Ma più di tutto esaminare il sole
Vuolsi al suo tramontar, chè spesso allora
700Veggionsi errar sul volto suo diversi
Variabili color: sicuro vento
Il rosso predirà, pioggia l’azzurro.
Ma se il rosso color misto di macchie
Risplenderà, da piogge e venti insieme
705Tutto vedrai sconvolto il ciel. Non io
Quella notte oserei fidarmi a l’alto
Mare, o dal lido pur scioglier la fune.
Ma s’ei portando, o nascondendo il giorno
Lucido il disco avrà, di nembi allora
710Temer non devi, e tremolar vedrai
Dal sereno aquilon scosse le selve.

     Quai finalmente o da la sera puoi
Prendere indizii, o dal mattin, qual vento
Scaccia dal ciel le nubi, e qual le aduna
715Il sol t’insegnerà. Chi falso il sole
Oserà di chiamar? Spesso egli ancora
D’impensati tumulti e di secrete
Ordite insidie e sovrastanti guerre