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ed odore molto marcato e gradevole; basidii clavati, 23-25 × 7-9 μ.; spore ellittiche o reniformi, giallognole, 9-11 × 6-7 μ.

Nasce in primavera ed autunno sui tronchi vivi o sulle ceppaglie di pioppo, salice, sambuco, robinia ecc. Nei dintorni di Trento si trova frequente in Campo Trentino sui salici e sul pioppo nero e lungo il passeggio del Fersina sul pioppo piramidale; a Rovereto, Ala, Sarche sul pioppo nero.

È specie mangereccia molto delicata, già conosciuta come tale e stimata dai Greci e dai Romani, presso i quali anzi si coltivava artificialmente. Mattioli nei suoi Commentari di Dioscoride ci narra il metodo di coltura di questo fungo, usato dai Greci, che consisteva nel tagliare i tronchi del pioppo rasente terra e poi irrorarli con acqua calda in cui fosse sciolto del fermento. Con tale trattamento si ottenevano i funghi dopo quattro giorni1. Plinio celebra le varie specie di pioppo pei funghi squisiti che producono2; e la riproduzione artificiale praticata dai Romani è ancora in uso in qualche luogo d’Italia, anzi meriterebbe di essere introdotta dovunque essendo assai semplice e poco costosa. Consiste nel tagliare a pezzi dei ceppi o tronchi di pioppo e collocarli in luogo umido tenendoli di frequente bagnati con acqua tepida, oppure nel porre deiframmenti di legno o di scorza di pioppo nella terra commista a letame di stalla, onde agevolarne la putrefazione e procurare di conservarla sempre umida. Crescendo questa specie anche sul salice, ritengo che si otterrebbe il medesimo risultato sottoponendo allo stesso trattamento anche pezzi di legno di questo albero.

Spiegazione delle figure: a-b Due individui completamente sviluppati, c Due individui con cappello areolato a cagione del tempo secco e dell’età. d Individuo sezionato. e Spore.

Pholiota mutabilis Schaeff. — Tav. LI.

Ital. Famigliuola gialla, buona. Volg. Broche, Brochete (Veneto). Franc. Agaric changeat. Ted. Wandelbarer Blätterschwamm.

Ha cappello da convesso-gibboso spianato-umbonato, igrofano, allo stato vegeto di colore nel centro fulvo e al margine giallo,

  1. Matthiolus, editio Francof. 1592, pag. 768.
  2. Hist. Nat. libr. XVI, cap. 35.