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194 del rinnovamento civile d’italia


nell’apparecchio e nell’effettuazione delle riforme avvenire. Dico adunque che, siccome queste saranno un ritiramento del cornuti vivere agli ordini naturali e razionali, cosi elle saranno pure un ritorno cattolico agli statuti divini delle origini e dell’evangelio. Nel qual proposito si noti che il tornare ai principi ingiunto da Cristo1 e il rinvertire alla ragione e alla natura prescritto dalla scienza sono tutt’uno, perché il modulo sincero delle leggi razionali e naturali è appunto il principio, benché questo lo acchiuda solo potenzialmente. E in vero la costituzione primigenia dell’uomo gli assegnò la signoria in virtú del pensiero e della parola2, fermò l’uguaglianza civile e appareggiò la plebe alle classi superiori coll’unitá della stirpe, introdusse le distinzioni nazionali secondo le «regioni», le «genti» e le «lingue»3 (che sono appunto i tre elementi fattivi delle nazionalitá) come tosto la schiatta umana fu abbastanza moltiplicata, e il fece con tale aggiustatezza che uno statista moderno non potrebbe meglio, tanto che la divisione falegica fu di gran lunga piu civile e sapiente della viennese. Il cristianesimo rinnovò gli ordini primitivi: insegnò che il pensiero divino (di cui l’umano è un rivolo e un’ immagine) è il principio efficiente del mondo4 e l’essenza della religione5, dichiarò la fratellanza de’ plebei e de’ privilegiati e prescrisse la misericordia, conciliò le nazionalitá colla cosmopolitia mediante l’amor del prossimo, che è il vincolo dialettico delle une coll’altra, adombrando cotale accordo nel giro religioso colla fondazione delle chiese nazionali unite e assorellate nell’universale6. E siccome i rozzi e schietti profili delle



  1. Matth., xix, 8.
  2. Gen., i, 26; ii, i9, 20.
  3. «Filli Iapheth... Ab his divisae sunt insulae gentium in regionibus suis, unusquisque secundum linguam suam et familias suas in nationibus suis... Hi sunt filli Cham in cognationibus et linguis et generationibus terrisque et gentibus suis... Isti filii Sem, secundum cognationes et linguas et regiones in gentibus suis. Hae familiae Noë iuxta populos et nationes suas. Ab bis divisae sunt gentes in terra post diluvium» (Gen., x, 2, 5, 20, 3i, 32).
  4. Ioh., i, i-4.
  5. Ioh., iv, 23.
  6. Il cenno preciso piú antico della divisione etnografica delle varie chiese trovasi nell’Apocalisse (i, ii, 20; ii; iii).