Pagina:Gioberti - Del rinnovamento civile d'Italia, vol. 3, 1912 - BEIC 1833665.djvu/32

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il mondo sia volgo. Il che ella si studia di fare tenendo la plebe sommersa nella superstizione, nella miseria, nell’ignoranza, e tirando le classi colte allo stato plebeio coll’ evirarne la mente e il cuore e non lasciar loro altro privilegio che l’opulenza e le morbidezze. Per tal modo l’azione gesuitica corre a ritroso della civile; ché laddove questa consiste nel venir vantaggiando e traendo in alto tutte le classi sociali, ravvicinandole al possibile nell’uso e nel godimento dei beni, quella le deteriora ed abbassa ad un piano comune di povertá nell’intelletto e d’ignavia nelle opere, a fine di averle tutte sotto i piedi e poterle con agio signoreggiare. E non è questo a capello il costume dei demagoghi? Io non so se tale affinitá dei padri coi capipopoli corrotti e ambiziosi abbia contribuito alla buona fortuna di quelli nell’ultima rivoluzione francese: egli è bensi da deplorare che, potendosi sbandire cosiffatta peste, siasi in vece promossa per eccesso di generositá piú sconsigliata che savia e con danno comune, ché quindi ebbero origine lo scadere delle libertá italiche e il regresso europeo. Né per altro corre oggi l’inaudito spettacolo di una nazione coltissima, che diede la luce al Courier, al Pascal e a Portoreale, governata a bacchetta dalla Compagnia. La dolcezza fuor di proposito è inumana nelle cose di Stato e ingiusta la legalitá soverchia, perché i mali che ne seguono sono maggiori di quelli che si vogliono evitare. Eccovi che la benignitá intempestiva verso l’ordine fazioso diede forza ai nemici dello Stato popolare e addusse le cose ai termini in cui sono.; tanto che laddove la rivoluzion di febbraio poteva esser l’ultima, si apparecchia la materia di nuovi rivolgimenti, e voglia il cielo che i padri non abbiano un di a dolersi della pietá usata loro a principio. Cosi il non avere avvisato che conveniva assodare la nascente repubblica e premunirla contro le trame avverse, prima di dar piena esecuzione agli ordini liberi, rese questi di nuovo incerti; il che non sarebbe avvenuto se una mente vigile e forte avesse avuto il maneggio delle faccende. Similmente se i conservatori non fossero proceduti a uso del volgo, non avrebbero stretta colla fazione odiosa una lega che gli avvilisce, guastando l’opera propria e lasciandosi rapire