Pagina:Gioberti - Del rinnovamento civile d'Italia, vol. 3, 1912 - BEIC 1833665.djvu/47

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delle credenze; e riescono gli uni e gli altri allo stesso effetto, cioè a fare della politica e della religione un caos. Il qual vezzo nuoce anche per un altro verso, in quanto ruba alle varie professioni non pochi, i quali ci proverebbero bene quanto riescono male nelle cose civili. Laddove, oggi che tutti vogliono attendere alla politica, gli altri studi son trascurati, e il vero valore nelle lettere, nelle scienze, nelle gentili arti si rende ogni giorno piú raro. Egli è una pietá a vedere tali uomini, che farebbero meraviglie, chi nel foro, chi nelle endiche, chi nelle officine, rovinare nei pubblici negozi la propria riputazione e la patria. Tanto piú che al manco d’ingegno non supplisce né pur lo studio; e laddove niuno presume di fare il calzolaio od il sarto e, perdio, né anco il ciabattino e il pizzicagnolo senza aver appreso il mestiere, all’arte di governare gli uomini si stima superfluo il tirocinio.

E pure quest’arte è una delle piú malagevoli ; e quando si tratta non solo di reggere uno Stato che sia giá in buon essere, ma di fondarne un nuovo o rassettarne uno che sia guasto e premunirlo contro gravi e straordinari pericoli, l’ impresa è cosi ardua che a pochi è dato di condurla a fine, né senza faticosi apparecchi e un benigno concorso di fortuna. Gli antichi ponevano in cielo coloro che ci riuscivano, giudicando che fra tutte le opere umane sia suprema la civil creazione, benché in quei tempi, per la rozzezza degli ordini sociali e la strettezza del campo in cui operavano i legislatori, il negozio fosse assai meno intrigato e laborioso che ora non è. Ma oggi quanto piú duro è il compito tanto piú è agevole a spedire. E il menomo politicuzzo se ne sbriga in pochi giorni, senza preparamenti, senza studi, senza industria e quasi senza pensarvi sopra, presso a poco come gl ’improvvisanti sogliono fare una canzone o un sonetto. Si fonda, verbigrazia, un giornale, si pubblica un programma, si apre un circolo, si convoca un’assemblea costituente, «si bela» qualche discorso, «come si avesse senno di persona»(0, si scrive qualche opuscoletto con istile profetico o da ricettario

(i) Vita di san Francesco fra quelle del Cavalca.