Pagina:Giosuè Borsi - Lettere dal fronte, 1918.djvu/34

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dovrà ancora fare, in questo immenso giuoco mortale, la cui posta sarà la nostra vittoria. Che spesa titanica di energie, di perseveranza, di pazienza, di coraggio, di sacrifizi cruenti! è bello che un popolo si guadagni cosi la sua gloria. Quello che acquisterà potrà dire che è veramente suo, perchè lo avrà pagato col migliore dei riscatti, il suo sangue, e intanto avrà esercitato e sviluppato le sue migliori virtù, la disciplina, l’obbedienza, la generosità, lo spirito di sacrificio e di concordia, la pertinacia, la sana e gagliarda fiducia in se stesso e nelle proprie forze, e soprattutto il sentimento del dovere, questa virtù sovrana e fondamentale, sulla quale si fondano tutte le altre virtù morali e civili, mentre purtroppo è quella che ha fatto maggior difetto sinoraalla nostra generazione.

Rimanemmo per qualche ora alla sede del nostro Comando di Divisione, dove continuava anche più fervido e intenso il movimento di Udine: reggimenti in arrivo e in partenza, passaggio di convogli e carriaggi interminabili, rombare di automobili, strepito ferreo di batterie. Poco prima di mezzogiorno passarono