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Pagina:Giovanni Botti, I boccali di Montelupo.djvu/177

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sopra l’ignoranza. Opra degna dunque sarà scopre dell’uomo saggio l’applicarsi a svellere con destrezza, ed in tutti i modi possibili dallo spirito altrui l’ignoranza gradatamente, e non tutta in un punto, come vorreste far voi. Non ci occuperemmo tutti con impegno a dar la vista, se si potesse, ai ciechi, ai privi di vista nel corpo? perchè dunque non dobbiamo applicarci ad illuminare i ciechi di spirito, allorchè può in ciò più, o meno riuscirsi? La sapienza vera, e perfetta è senza dubbio la stessa Divinità: la sapienza umana è senza dubbio un emanazione tenuissima, più o meno, della Divina: La Divinità dunque si compiace di una tale emanazione per favorire lo spirito umano, piccole scintille, spettando allo stesso spirito umano l’accrescere questo sacro fuoco. Dunque chi gode di questa emanazione, e si occupa a comunicare, e propagare la scienza, serve direttamente la stessa Divinità.

Così va avanzando la sapienza umana, a misura della premura, che si danno gli uomini saggi per la propagazione di essa; ma es-