Pagina:Giovanni da Pian del Carpine - Opera dilettevole da intendere, nella qual si contiene doi itinerarij in Tartaria..., 1537.djvu/103

Da Wikisource.

P O [eia li Mi Baroni andorno a riferirei quelle parole a Baiotbncy t e dimorati ab quanto,urìaltra fiata ritornar o a F rata di tendo,d Signor nojìro Baiotbncy manda a dire, che uogliati dare le Mere del uofiro Sig, Papa 4 noi corno mefjaggi fuoi, fideli,e ficuri: A donque F rate Afcelino non chiamato allaprefentia de Ba iothnoy ■ ma efclufo fuori, dette a quelli le littere, quantunque ciò contra la confuetudine approbata, non faceffe uclenticru Quelli prefe le littere ani domo aS>e fatto li poca dimora genero dalli Fra ti,dicendo,che mediante loro,e?interpreti inconi Unente le littere fojjero tradotte in lingua P erfia na,e poi efyofie in T artarefco,feriano chiarame te intefe da Baiotbncy> Allora Frate Afcelino co tre fuoi copagni, e con?.interpreti, e firittori del P rince dilongoffi dalla moltitudine de Ajìantne fen’za altro fcrepulo efpofe le Mere a tranfiaiori di parola in parolatcioe fcriuendo li N otarij Per fiani,quello che da Turchi,Greci/ f rati li era det to,Pertanto transfcritte le littere, f in Tartarefco lette a Baiothnoy,e ritenute col figiUo apprefjo di fermando li Baroni con uno CanceUier grado/ fa léne di C haam,che al préfente e fi partiua i liqua