Pagina:Giovanni da Pian del Carpine - Opera dilettevole da intendere, nella qual si contiene doi itinerarij in Tartaria..., 1537.djvu/55

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fafjar per me%rp doi fochi, ma noi pepo per nìf fun modo uoìeuamo fare, quelli ci difiero,andati fe curamente che per altra caufa non facemofe non che portando uut qualche mal penpero al nopro Signore cucr ueneno il foco ui lieui ogni co fa noci ua, aquali nfpofemo che accio di tal cofa no hauef fero jujpikone uolentieri cramo apparecchiati di poffare,uemti adonque ad Orda ouer Pauiglione forno interrogati dal fuoprocuratore E Idegay, in che modo uoleffuno inchinarft,fa detto quello che ài [opra a Procuratori di Coreuta, per tanto dai togli doni, {? intefo la caufa della nojìra uenuta fo mo introdotti alla fianca del Signore, fatto quelle cìrcunftantie de inchinar fi,e non toccarli foglier della porta, mirati dentro propofemoingenccchio ne la noflra amhafciata,e dotte le littere fo molto pregato che uoleffe dare iterpreti a traslatar quel’, le,foro edam dati nel Venerdì Santo, & cefi con loro translatafkmo diligentemente quellein lini gua Ruthena Saracina, e T orlarefca, la qual ine terpretatione fo presentata al Baty,chepoi?hth’, he molto ben letta,e notata,finalmente forno redut ti alla noflra fianca, ma nonne dettero manda