Pagina:Giovanni da Pian del Carpine - Opera dilettevole da intendere, nella qual si contiene doi itinerarij in Tartaria..., 1537.djvu/76

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gbiamo,e comnàetnojcbe uoglifignoriT^are fo pra tutti noi,aU’hora diffe quello fe uolcti ch’io fi? gnoreT^iuoi/iati aparecchiati ogniunofar quello chi comanderò, uenir quelli che fon chiamati, ani dar oue maderoui,uccider quello uorro fu morto» T utti riffofero cffer apparecchiati, A dùnque dif feda quiindrietolo parlar della mia bocca fera cortello tagliente,e tutti in commune accofentiro ♦ Poi quefio pofero in terra un feltro, e fecero che fedeffe (opra quello dicendo guarda difopra e coi gnofci Iddio,e cotempla ilfellro,nelqual qui abafi fo fei afferdato(Sigouernarai té il tuo Regno, Je liberal ferai ty amator della Giujlitia, e tutti gli Baroni tuoi fecondo la loro dignità honorerai ) fei fer regnare Magnifico,e tutto il modo uenira fot to il tuo dominio, iddio e per darti ciò che de fi derera il tuo core ♦ Mi* fe lo contrario fei per fare mifero ferai y abieto, anci tanto pouero che non ti feralaffato ilfeltro,nelqual feduDetto que fio li Baroni fecero affentar la moglie di Gogcd coeffo nel feltro, e coft fedendo ambedoi leuaronft fopra nel aere,e con uoce publica, e cridor de tutti prò teflorno quelli effer hmperator-, e l’imperatrice, Pofcia fecero portare ifimta qudtita à’Òrofirge