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Molti cavalli non potrebbero operarsi in piedi senza i più gravi pericoli tanto per essi, quanto per l’operatore e gli assistenti: è convenevole e prudente cosa coricarli, rovesciarli cioè ed assicurarli sur un letto di paglia, o su di un suolo molle, in modo che il cavallo non possa ferirsi; bisogna agire così in tutte le operazioni che esigono ampie lacerazioni e molte precauzioni. Si giunge a rovesciare il cavallo sul letto a ciò disposto, impiegando o le pastoje sole, oppure le pastoje colla lunghina, o la lunghina sola, od un laccio solo, o semplicemente il bridone senza altro legame.

1.° Impiego delle pastoje sole. Le pastoje, delle quali troverassi particolare descrizione nella precitata opera di Bourgelat, sono in numero di quattro, con un laccio solo. Questi diversi pezzi servono ad avvicinare le quattro estremità ed a far perdere l’equilibrio all’animale; ma per effettuare il rovesciamento del cavallo è necessario il soccorso di alcuni assistenti, uno dei quali collocato alla testa è destinato a sostenerla in modo che non abbia ad urtare sul suolo; un secondo, tenendo la coda, tira sul letto l’animale appena comincia a perdere l’equilibrio; due o tre altri tirano il laccio ed avvicinano le membra; l’operatore, situato contro la spalla, spinge con una mano l’animale sul letto, mentre coll’altra afferra il laccio e coadiuva all’avvicinamento delle quattro estre-

    Les Mémoires et Observations sur la chirurgie et la médecine vétérinaire, par J–B. Gohier; Lyon, 1813.
    Les Elémens de pathologie, de M. Vatel; 1828.


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