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malaticci, non è sempre apprezzabile. Se le setole profonde, le forti creste, e le cattive ferrature, sono riguardate come suscettibili di produrre tali cambiamenti, molte escrescenze cornee tengono a circostanze assolutamente incognite. Aumentando i tumori deprimono la carne scanalata, l’alterano insensibilmente; penetrano nella sostanza stessa dell’osso, e vi formano delle loggie particolari; cagionano zoppicature più o meno forti, le quali diminuiscono o si dissipano momentaneamente per l’effetto del rammollimento dell’ugna. La regione nella quale risiedono, è sempre più calda, più dolorosa del restante zoccolo. Sovente havvi tumefazione alla corona ed alle volte rovescia mento all’indentro della parte dell’ugnatura che corrisponde all’affezione. In alcuni casi, il quarto affetto si deprime, mentre la punta sembra allungarsi. La maggior parte delle escrescenze sono accompagnate da fessure interne, che s’approfondano nello spessore della muraglia e si estendono secondo la lunghezza di questa.

È alle volte molto difficile anzi impossibile assicurarsi dell’esistenza di quelle ipertrofie, le quali non si manifestano all’esterno, con nessun segno proprio a farle distinguere. Il più di sovente, il dolore ed il calore dello zoccolo, e la tumefazione della corona, non sono nè abbastanza pronunciati, nè limitati sufficientemente perchè sia possibile dedurne una induzione sicura; possono d’altronde annunciare tutt’altra lesione fuorchè quella d’un tumore corneo. Bisogna avere ricorso all’incastro, pareggiare il piede a