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tazione delle pellicole, esito delle escare: così pure si levano i piccoli strati d’ugna che sembrano di cattiva natura, si distaccano facilmente, sono poco aderenti, e per così dire, sollevati dalla serosità. Non bisogna lasciar sussistere queste granulazioni cornee fuorchè quando sieno sottili, consistenti: che aderiscano fortemente alle carni e denotino una buona rigenerazione. Siccome già si disse, i punti fungosi devono essere ricoperti da stoppe cariche d’egiziaco. Se queste fungosità sono persistenti, vi si applica una caustica, tanto più forte quanto più queste resistenti, impiegando, in queste circostanze, il sostanza sono solfato di rame (vitriolo bleu), la polvere di Rousseau; oppure aumentando l’azione dell’egiziaco col l’addizione del deuto-cloruro di mercurio (sublimato corrosivo). Bisogna regolarsi nello stesso modo per tutti i punti dai quali geme serosità, e cercare costantemente l’essiccamento di queste sorgenti morbose. È necessario insistere nell’uso ben combinato di queste sostanze, fintanto che abbiansi ottenute lodevoli granulazioni capaci di produrre una felice cicatrizzazione. In quanto alle produzioni linfatiche che sopraggiungono e sono quasi sempre effetto di male eseguite medicazioni, soprattutto di parziali e troppo forti compressioni, devonsi trattare e combattere secondo i principj esposti nelle considerazioni generali sulle malattie.

Allorchè il cavallo trovasi affetto da più funghi, non bisogna operarne che uno alla volta, ed aspettare prima di passare ad un secondo, che la sup-