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volte sono cagionate da ulcere corrodenti alle quali non si limitano i progressi; possono anche essere esito d’operazioni praticate senza precauzioni o senza conoscenze anatomiche. Così, i chiodi da strada penetranti attaccano di sovente il tendine perforante lo attraversano e l’offendono più o meno. È osservazione costante che in alcuni casi di piaghe ulcerose, la materia attacca e distrugge in totalità, od in parte i legamenti articolari contro i quali soggiorna1. Le scheggie che feriscono i cavalli da caccia, attraversano alle volte i talloni e vanno ferire i tendini flessori. Se il perforante è intaccato profondamente e che il cavallo continui a camminare, la lacerazione del tendine non tarda a compiersi. Questo accidente, notato da La fosse, può guarirsi colla cura e col tempo; ma esige la dissuolatura, da questo autore considerata indispensabile. Il tendine può esfoliarsi, accollarsi all’osso coronale, finisce consolidandosi con esso lui e col contrarvi nuovi punti d’inserzione.

§ 24° fratture dell’osso del piede (fractures de l’os du pied).

Sono rare, sempre molto gravi, e di sovente funeste al cavallo nel quale sopraggiungono e del quale necessitano il sagrificio. Queste soluzioni di continuità non si fanno distinguere nè per la crepitazione dei

  1. Moreau, già veterinario a Parigi, ebbe occasione di osservare la caduta del sessamoideo minore, staccatosi dalle parti circonvicine, alla terza medicazione di una piaga.