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§ 7.° fico delle bestie bovine.

Sotto questo titolo, descriveremo una malattia particolare al piede del bue, la quale intacca la parte anteriore della riunione dei due unghielli (solco), con siste in vegetazioni carnose, pedicolate, ed offre analogia col pietino delle bestie ovine e col fico del cavallo. Incomincia con un intumidimento alla cute interdigitata, la quale protende all’infuori e dà nascita ad escrescenze rosse, filamentose, rigonfie alla loro sommità e disposte a ciocche. Quest’affezione generalmente ribelle, molto frequente in alcuni paesi, è distinta nel Bas-Anjou, sotto il nome di piede di gatto1; può esistere in un solo nei due piedi posteriori, come pure intaccare i quattro piedi nel medesimo tempo. In quest’ultima circostanza è molto difficile a guarirsi; il più di sovente resiste a tutti i mezzi impiegati e rende l’aninale inservibile.

La primavera è la stagione la più favorevole allo sviluppo di queste vegetazioni digitate. Infatti i bestiami, condotti il mattino al pascolo, hanno i piedi bagnati durante tutto il tempo della rugiada, e queste sorta di bagni irritano gli unghielli, i quali di vengono rossi e tumidi. Tutti i bovari intelligenti, conoscono questi effetti prodotti dalla rugiada della

  1. Questa denominazione proviene senza dubbio dalla disposizione delle escrescenze carnose in ciocche pedicolate, disposizione alla quale si credette rimarcare una rassomiglianza colla superficie plantare della zampa del gatto.