Pagina:Girard - Trattato del piede negli animali domestici.pdf/360

Da Wikisource.

— 354 —


Le scottature leggeri non richiedono particolari attenzioni, poichè guariscono da sole. Non diremo lo stesso di quelle indicate al secondo grado; richiedono queste soccorsi bene combinati, senza di che durano lungo tempo, guariscono difficilmente e fanno molto soffrire l’animale. Essendo la scottatura recente, bisogna immergere la parte ammalata nell’alcool puro un’ora: in mancanza d’alcool, si ricorre all’etere solforico che si versa sul male; e se non si ha nè alcool nè etere, si compone un miscuglio alcalino, col quale si spalma la parte, che e tenervela durante circa involgesi in seguito, con un cencio. Se l’accidente data da più di ventiquattr’ore, i mezzi sopraindicati non convengono più; bisogna ricorrere all’uso di sostanze grasse e mucillagginose, le quali, essendo mantenute sulla zampa intaccata, moderano i dolori, preservano il vivo dal contatto dell’aria e comunicano elasticità ai tessuti. Stendesi del burro fresco o dell’adipe suino su carta sugante o su foglie di bietola, ricuopronsi le superficie abbrucciate, e si involge in seguito tutta la parte con un cataplasma emolliente, il quale viene fissato mediante alcuni punti di cucitura. Questo trattamento continuato calma poco a poco i dolori, previene funesti accidenti e sollecita la guarigione.

In quanto alle scottature portate al terzo grado e che possono dar luogo alla gangrena, tutte le cure devono essere dirette in modo di prevenire questi esiti funesti e sollecitare la caduta dell’escara. I bagni, le unzioni di sostanze grasse ed i cataplasmi di malva o di farina di semi di lino possono soddisfare