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In seguito di questo articolo, crediamo di dover fare menzione d’una lesione particolare, che si stabilisce all’estremità delle dita del cane, prodotta dal l’internamento dell’ugna nelle parti molli. Queste sorta d’accidenti, benchè molto rare, devono essere segnalate, molto più che necessitano sempre un’operazione. L’ugna non si incarna, non penetra nelle carni che lentamente, ma si interna vieppiù, e finisce, se non ne vengono arrestati i progressi, col produrre diversi disordini, dar luogo ad ulcerazioni, a fungosità , ec. L’animale nel quale l’ugna ha preso questa cattiva direzione non risente, da principio, che un dolore passaggiero, il quale si rinnova a certi intervalli, diviene vieppiù forte, di maggiore durata, e finisce coll’obbligare il cane a tenere di continuo la zampa levata. Il vero rimedio da impiegare per guarire radicalmente l’ugna incarnata, è l’amputa zione dell’estremità dell’unghiello, la quale si effettua d’un solo colpo con una tenaglia od una forte pinzetta a morsi taglienti. Non si ha mai a temere l’emorragia, s’arresta da sola prontamente, e la piaga si guarisce con prontezza senza esigere particolari attenzioni.

§ 3° compressioni e fratture.

Accompagnando l’uomo a’ suoi lavori, ne’ suoi viaggi, alla caccia, nell’interno delle abitazioni, il cane è esposto ad avere le zampe compresse, ammaccate ed anche schiacciate. La semplice compres-