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La sua superficie esterna rossastra o biancastra, secondo la natura o la quantità del sangue sparso nei vasi, presenta un gran numero di lamine longitudinali, ordinate parallelamente le une a lato delle altre, e disposte come i fogli di un libro, tagliati allo stesso livello. Queste piccole lamine, il numero delle quali ammonta a circa cinquecento, s’incastrano con altrettante fogliuzze dello zoccolo. Le lamine più larghe trovansi in punta e le più strette sono quelle che risiedono nel circuito dei talloni.

La sua faccia interna aderisce alla faccia preplantare dell’osso con una quantità di filamenti diversi, i quali s’insinuano nella sua sostanza, vi si impiantano e stabiliscono tra le parti un’intima unione in modo tale, che la carne non può essere distrutta se non da lacerazione od incisione. Verso i talloni, il tessuto reticolare confondesi colle parti molli, senza che si possa scoprire traccia alcuna di separazione.

La sostanza costituente, formata da un tessuto inestricabile, denso, fermo, resistente, ed alquanto elastico, presenta maggior spessore in punta ed in mammella che nei quarti e nei talloni: colla lavatura e colla macerazione spogliasi della parte colorante e diviene bianca: le injezioni bene combinate lasciano penetrare nel suo interno una grande quantità di liquore, il quale dilata i vasi e li dispiega. La tessitura di questa sostanza sotto-ongulata risulta dal numeroso intralciamento dei vasi e dei nervi, che si associano in modo affatto particolare