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2.° La carne della suola, o meglio il tessuto villoso1, presenta, allorchè fu di recente svelto il corno, una superficie nerastra o biancastra, secondo la parte corrispondente allo zoccolo, e pare guernita da un vellutato corto, raro e morbido al tatto.

Colla sua faccia interna trovasi attaccata all’osso del piede; ma questa aderenza è molto meno forte di quella del tessuto podofilloso colla superficie preplantare dello stesso osso. Codesta seconda porzione di tessuto reticolare del piede offre la medesima struttura organica del tessut o podofilloso, e non ne differisce che per trovarsi la sua faccia esterna sprovavista di lamine, le quali vengono sostituite da diversi piccoli filamenti.

3.° La carne della forchetta, seconda parte del tessuto reticolare villoso, mostrasi sotto gli stessi aspetti della carne di suola, e dà luogo alle medesime considerazioni. Faremo solamente rimarcare, che questa confondesi colla parte contro la quale trovasi applicata, dal che risulta evidentemente che questa carne della forchetta è formata di due parti sovrapposte, il cuscinetto plantare che ne costituisce la base, e lo strato reticolare che l’unisce all’ugna.

4.° La carne del cercine, ultima produzione del tessuto reticolare villoso, riveste il cordone circolare che forma la cute alla sua unione coll’ugna, e che Bracy-Clark chiama cutidura: differisce dalle carni

  1. Da villosus, coperto di papille morbide, e da peli fini,i quali rendono la superficie vellutata.