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disuniscono, formando delle divisioni analoghe a quelle dell’estremità di alcuni grossi crini. Questa disposizione filamentosa si fa pure rimarcare negli zoccoli, che rimangono molto tempo esposti alle ingurie del l’aria, o che, dopo di avere macerato, furono seppelliti nella terra, e vi dimorarono per un certo tempo.

2.° La suola, la quale trovasi, siccome abbiamo già spiegato, favorevolmente disposta pel mantenimento dell’elasticità del piede e soprattutto per moderare la violenza delle percussioni, presenta all’interno dello zoccolo una superficie alquanto porosa ed inclinata d’ogni lato verso il lembo inferiore della parete colla quale si unisce ad angolo acuto. L’ugna che la costituisce non lascia scorgere la trama filamentosa, tanto marcata nella muraglia; ma dà luogo alle medesime considerazioni, su ciò che concerne la sua consistenza, la quale aumenta gradatamente dall’interno alla superficie esterna, dove il solido, privo di vita e disseccato, staccasi a squame ed a pezzi forforacei.

3.° La forchetta forma la chiusura del dissotto del piede, serve di chiave alla volta descritta dalla suola, tiene i talloni discosti, e si unisce allo strato reticolare del cuscinetto plantare. Essendo separata dalle altre parti dello zoccolo, rappresenta un corpo piramidale, biforcato, somministrando superiormente e da ogni lato una espansione fibrosa, la quale ricuopre i talloni e continua con una benda circolare sull’ugnatura della parete. La parte principale, centrale, posta tra i puntelli, offre alla sua faccia in-