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Tali e tante rimarchevoli proprietà dello zoccolo possono essere pervertite, alterate, anzi annientate da una folla di circostanze. Nel novero delle cause pregiudicievoli all’elasticità del piede, devesi porre innanzi tutto la ferratura, pratica generale ed essenziale per garantire l’unghia da una troppo pronta logoranza e distruzione, specialmente nei cavalli che camminano e lavorano su strade selciate, ferrate o sassose. Il ferro, fermato al piede per mezzo dei chiodi, sforza la muraglia, l’imbriglia e ne impedisce la dilatazione. La continua applicazione di questa specie di scarpa cagiona insensibilmente la rigidità delle parti e produce in seguito la perdita totale dell’elasticità, della parete e della suola. Cessando d’essere elastico, il piede diventa meno proprio a sentire, a distinguere la solidità dei corpi; in una parola, il senso del tatto, già molto ottuso, s’indebolisce o si perde totalmente. Il metodo di ferrare i cavalli si oppone indubitatamente alle leggi della natura, e rende lo zoccolo soggetto a maggiori alterazioni; ma questi inconvenienti sono lungi dal controbilanciare i vantaggi sensibili che si hanno dal suo uso, per prolungare, assicurare e rendere più efficaci i servigj degli animali monodattili. Fin tanto che non siasi stabilito potere i cavalli far a meno de’ ferri ai piedi in ogni luogo e per qualunque servigio, dobbiamo continuare a considerare la ferratura siccome un male necessario ed inevitabile; gli sforzi debbono tendere solamente a ben combinare il suo impiego, per attenuare il più possibilmente i suoi effetti perniciosi.