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Prima d’applicare un ferro, bisogna disporre il piede che deve riceverlo; si diminuisce dapprima la lunghezza dell’ugna, si spoglia alquanto la punta, poscia si pareggia il piede a piatto, egualmente dapertutto; si ha l’avvertenza di non scavare la suola, d’abbattere poco i talloni, e di risparmiare i puntelli, come pure la forchetta.

La borditura deve essere leggermente rilevata in punta e perdersi insensibilmente nei gambi, i quali non devono mai piantarsi nei talloni; tale borditura deve essere disposta in modo, che il ferro presenti una superficie piana inferiormente.

Allorchè il ferro è francato al piede, bisogna che le calcagna sorpassino di due o tre linee la forchetta, affinchè nel momento in cui il cavallo appoggia il piede sul suolo i talloni s’abbassino e concorrino, nello stesso tempo della forchetta, all’appoggio.

Terminiamo questo articolo col ricordare, in poche parole, certe regole generali di mascalcia, dalle quali non devesi mai deviare. La più importante,sulla quale riposa tutta l’arte del maniscalco, si è di conformare sempre il ferro per il piede e non mai il piede per il ferro. Importa anche non applicare il ferro caldo sullo zoccolo; questa cattiva abitudine fa sovente nascere flemmasie latenti, che si curano difficilmente, perchè si ignorano. Infine non bisogna mai usare della raspa se non se colla massima circospezione; questo stromento è fatale nelle mani dei maniscalchi, il suo impiego, di sovente inconsiderato, deteriora l’ugna, e cagiona una quantità di