Pagina:Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. I.djvu/139

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Del Gemelli. 109

ben tagliente: poi tirandone gl’intestini, lavavano questi nel vino, e facendovi passare per entro una polvere aromatica, gli empievano di mirra pura, cassia, ed’altri aromi, senza incenso; e rimessigli in fine dentro il corpo, lo ricucivano. Ciò fatto ponevano il corpo dentro il nitro, e ve lo lasciavano 70. giorni, a fine de’ quali lo lavavano di nuovo, e l’inviluppavano strettamente con fascie di lino, che ungevano di sopra d’una certa gomma, della quale eglino solean servirsi in luogo di sale. Questi corpi poi ponevano dentro casse di gelso nero, grossolanamente fatte a figura di maschio, o di femmina; come alla giornata se ne truovano dentro le cave.

Usciti dal pozzo, gli Arabi ci condussero a vedere un laberinto, dove l’antichità dava sepoltura a gli uccelli. Per uno stretto spiraglio calammo in una camera, dalla quale per un buco, con la pancia per terra, passammo in certe strade, in cui si può camminare all’impiedi comodamente: da amendue i lati di queste si veggono urne, dove furono sepolti gli uccelli, nelle quali non si truova altro che poca polvere. Queste strade sono tagliate in una pietra


nitro-