Pagina:Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. I.djvu/238

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206 Giro del Mondo

scovo Cattolico, acciò lo facesse perdonare dalla sua Religione: e non potendo ottenere il perdono, alla fine per disperazione si fece Maomettano. D’indi in poi travagliò sempre appresso il Bassà il povero Vescovo, accusandolo falsamente d’intendimento con la Republica di Venezia; ciò che bisognava rimediare con lo sborso di grosse somme. Spero però, che Dio illuminerà questo Religioso, sicchè venga a seguitar l’esemplo di F. Giacomo Laico Calabrese. Costui essendo posto prigione, per qualche grave difetto, dal Superiore di Eriza (picciolo Convento della custodia di Gerusalemme, posto nelle montagne della Soria) se ne fuggì in Barut, e di là passò in Seyde; nè potendo entrarvi a cagion del contagio, restò fuori con altri tre Religiosi del suo Ordine. Non manca va frattanto il Presidente di Seyde di ragionargli, e consolarlo dalle mura con la speranza, ch’avria ottenuta dal Padre Guardiano il perdono della di lui mancanza: ma continuando tuttavia la peste, nè potendo entrare, presero partito di ritirarsi nel mentre in Darbessin. Fra Giacomo, vedendo l’affare andare alla lunga, disperato ormai d’avere più ad esser


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