Pagina:Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. I.djvu/26

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2 Giro del Mondo

savio i fieri assalti, e l’ingiurie sostenendone, aprirsi altre vie, per potere a più tranquilla vita condursi: troppo in vero dura, e malvagia nostra condizione sarebbe; nè così degna, e pregevole l’opra di quel sapientissimo Artefice, che ne trasse dal nulla. Sovente anch’egli suol avvenire, che a gran torto di lei ci dogliamo; imperocchè quando ne ha sembianza di contraria, allora a più degne imprese, ed a levarne in alto suol l’esserne guidatrice; facendoci per necessità bene e valorosamente operare. Chiarissima testimonianza potrà di ciò rendere il vario tenore, e corso di mia vita, da sì strani casi intralciato, che ancora la rimembranza me ne spaventa; e pure ad essi debbo l’aver tante Terre, e Mari veduto; e se alcuna gioia da questi mal vergati fogli aspettar mi lece. Non debbo già negare, che da natural vaghezza mosso, di gir per lo Mondo peregrinando (avvegnache più volte frastornata) feci nel 1686. il viaggio d’Europa, di cui poscia diedi alle stampe il solo primo libro: ma egli si è anche verissimo, che quest’altro sì pericoloso, e malagevole non altra cagione mi mosse ad intraprendere, che le ingiuste persecuzioni, e


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