Pagina:Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. I.djvu/381

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Del Gemelli. 347

giusta dimanda; tanto più, che alcuni diceano, che io mi assomigliava molto al Massacueva, e che solamente la favella era differente. Mi pose ciò in qualche apprensione, e non sapeva che mi fare, perche non avea altra protezione, che quella del Consolo: onde il Giovedì 4. parlai a Mr. Ripera, per vedere che modo avea a tenere, per render capace l’ostinato Anconitano, non essendo di dovere, che per liberarmi da quella molestia, facessi una falsità, fingendo il nome e cognome altrui, e cassassi una scrittura, nella quale non era interessato. Mi rispose, che colui era anche suo amico, e perciò non voleva ingerirvisi: tanto più che vedeva il Consolo impegnato.

Infatti non essendo guarito dal delirio il Brancaleone, dal vedere il mio carattere, mi fece chiamare il Venerdì 5, per la seconda volta, avanti il Consolo, persistendo nella dimanda, ch’io gli facessi quitanza, perche sapeva di certo, che io era Giovanni Massacueva. Soggiunse il Consolo: costui non vi dimanda danari, ma che lo quietate solamente, e perciò non dovete negargli una cosa sì ragionevole. A queste parole mi veniva voglia


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