Pagina:Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. I.djvu/483

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gnificenza; ed in particolare la Città di Anì-kagaë, sei miglia lontana dal suddetto Casale. Ella fu fondata in vantaggioso sito, benche paludoso, da un Re d’Armenia dello stesso nome. Buona parte delle sue mura sono ancora in piedi, presso a cui dalla parte di Levante passa il fiume Arpasuy, che nascendo ne’ monti della ivi Mingrelia va ad ingrossare il fiume di Kars. Vi si veggono eziandio le rovine di molti Monasterj, due de’ quali sono quasi interi, che dicono essere stati fondati da’ Re.

Camminando avanti scoprimmo da lungi l’altissimo Monte Ararath, dove vogliono, che posasse l’Arca di Noè: quindi entrammo per una valle per la quale erano sparse come tante piramidi naturali, fatte dall’acqua nel sasso, molta vaghe a vedere. Passammo poscia per lo Forte di Arpasuy ultima Fortezza de’ Turchi, posta talmente su d’una Rocca, che da tre lati non ha bisogno di mura; ma solamente da quello, per cui s’entra. V’è dentro buona guarnigione, e fuori un Villaggio, dove si paga un Rup, o quarto di ducato della moneta di Napoli per lo passo dì ciaschedun cavallo. Nell’istessa valle sopra un ponte passammo il

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