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40 Giro del Mondo

grandemente gli Arabi, e’ Turchi il bogasì, o bocca del Nilo (ch’è cinque miglia sotto Roseto) poiche ivi facilmente fan naufragio le navi, che vi entrano dal Mare: ed è comune appresso di loro il proverbio, che chi non teme il Bogasì, non teme Dio.

Presimo adunque risoluzione di fare il cammino, metà per mare, e fiume, ed altrettanto per terra; onde l’insolente Capigì fattosi restituire dal Bey il pagato per la barca (ciò che non dovea pretendere, per non aver colui mancato dalla sua parte) ne noleggiò un’altra, per l’istesso prezzo, fino al Canale d’Ethco.

Imbarcati di nuovo con vento fresco, quando dopo tre ore fummo alla bocca della Media, avemmo a perderci, essendosi rotto l’albero della Germa, ed io rimasi da capo a piedi bagnato dall’onde, con tutto il manuscritto. Questa è una bocca, che fa l’istesso mare, innoltrandosi dentro terra 20. miglia, a guisa di un gran lago profondo, (un Turco me l’assomigliava alla bocca di S. Malò in Francia) che per terra si passa in scafa, e per mare vi si entra con rischio. Si pagano in questo passo quattro medini per persona, ma l’autorità del Capigì me ne face esente.


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